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Wednesday, May 17, 2017

Perchè occorre cambiare a Torino per cambiare a livello nazionale


Occorre guardare in faccia i fatti per poter valutare.
Pare che per molti attuali consiglieri degli ordini professionali il restare attaccati alla poltrona sia molto importante tanto che riescono a muovere mari e monti affinchè i nostri politici si spendano per prolungare la vita degli attuali consigli.

Invito tutti a leggere il documento pubblico della V commissione permanente (bilancio, tesoro e programmazione) della camera per analizzare il tema.
Il documento è un malloppo di più di 800 pagine che nessuno ovviamente leggerà a parte pochi interessati, così si fa la politica in Italia.
Fortunatamente ci vuole poco per chi mastica di informatica per trovare quanto di interesse.
Il documento parla di quali dei 2519 emendamenti al testo del decreto legge n. 50 del 2017 sono stati considerati INAMMISSIBILI.
Il decreto verte su: Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali,ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo.

Ora vi chiederete tutti cosa c'entra questo decreto con gli ordini professionali? Fortunatamente se lo è chiesto anche il presidente Boccia, che ha ben riassunto il concetto che non si può piazzare ogni sorta di esigenza nel primo decreto legge utile.

Cosa si cercava di fare passare con questo decreto?
Ecco, scorrendo le 874 pagine si trovano alcuni degli emendamenti bocciati di cui seguono solo brevi estratti di esempio:
  • I consigli territoriali degli ordini di cui all’articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 169, in scadenza nell’anno 2017 ai sensi dell’articolo 2, comma 4, del medesimo decreto, che, alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, non abbiano ancora indetto le elezioni per il rinnovo dei propri componenti restano in carica per ulteriori sei mesi a decorrere dalle date di rispettiva scadenza.
  • ... in deroga alle vigenti disposizioni in materia elettorale dei consigli territoriali degli ordini professionali di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 169, le votazioni per il rinnovo dei consigli territoriali degli ordini professionali sono indette contemporaneamente nel terzo quadrimestre del corrente anno e si tengono in un’unica data e secondo le procedure stabilite con decreto del Ministro della giustizia da emanarsi ...

Ora viene da domandarsi: ma cosa c'entra il rinnovo dei consigli degli ordini con le disposizioni in materia finanziaria, con gli interventi nelle zone colpite dal sisma?

Dato il dubbio vado a guardare chi sono i firmatari degli emendamenti:
Ventricelli che è una studentessa del liceo classico sicuramente molto coinvolta con le problematiche degli ordini professionali; cerco meglio: Marchetti un diplomato di istituto tecnico commerciale ... no ancora non ci siamo; Berretta un avvocato, ora almeno ritrovo un motivo di interesse sul tema; ma cerco ancora: Tancredi un ingegnere mi si chiude il cerchio.

Questi sono i fatti: è frutto del sacco dei politici?  Date le professioni del 50% dei proponenti ho i miei dubbi, ma non commento.  Mi sarei aspettato che in un decreto che tratta temi di finanziaria ci fossero emendamenti per la tariffa professionale, per affrontare in maniera seria i temi delle gare al ribasso che portano ai viadotti che crollano.  Ammetto di non aver letto tutto il decreto, non era quello il mio focus del momento e sono sicuro che tutte quelle cose le avevano già prese in considerazione.

Io ritengo che sia importante che ci sia un ricambio generazionale alla guida dell'Ordine degli ingegneri di Torino perchè non voglio vedere più documenti simili.  Il nostro paese ha cose più importanti cui pensare che il garantire a pochi una sedia in un consiglio di un ordine professionale.  Quelli che non hanno il coraggio di farsi da parte per lasciare spazio a nuove generazioni forse è perchè non hanno altro da fare che il "consigliere di professione" e la nostra categoria non ne ha bisogno; abbiamo bisogno di persone che vadano a battersi per i veri problemi del paese e che vadano a spiegare ai quei politici che hanno presentato quegli emendamenti che i problemi su cui concentrarsi sono altri e che li ringraziamo  del loro interessamento alle sorti dei nostri consigli dell'Ordine, ma ... siamo INGEGNERI siamo capaci di osservare e rispettare la norma vigente e di andare regolarmente alle elezioni.

Ritengo che questo ricambio sia talmente importante che invece di lamentarmi come fanno molti ho deciso di mettermi in prima linea e di candidarmi, perchè le cose per tentare di cambiarle sul serio bisogna diventare parte attiva.

A tutti i colleghi dico solo: andate a votare, non mi importa per chi (spero ovviamente per me e la lista di cui faccio parte), ma andate a votare, il voto, in tutte le forme e occasioni è un atto di democrazia ed è ora di dimostrare a chi cerca di restare al "potere" in barba alle regole che siamo stufi di essere trattati come pecore.  Il voto è un diritto non rinunciateci.

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